link della meditazione
https://drive.google.com/file/d/1V6-a6B-EspzbiPVLNm_D2i4-G9po8hcR/view?usp=share_link
APERTURA DEL TEMPO DI QUARESIMA
22 febbraio Mercoledì delle Ceneri (0re 19.00)
LECTIO DELLE DOMENICHE DI QUARESIMA
(Dalle 17.00 alle 18.30)
VERSO LA PASQUA, NEL GAUDIO DELLO SPIRITO
La Regola di Benedetto: echi dell’antica catechesi battesimale
alla scuola di Gesù e Battesimo
26 febbraio Regola di Benedetto – Il senso della Quaresima (cap 49)
Dal Prologo – Mettersi alla scuola di Gesù: Mt 11,28-30; 25,1-46
L’attenzione preferenziale: gli afflitti, gli esclusi, i poveri (cf Is 57,14-21)
5 marzo Il cammino Battesimale permanente – Rom 6,1-11
12 marzo Le basi della formazione comunitaria: l’amore a Dio e al prossimo
(Regola Benedetto cap 4,1-40)
19 marzo Al cuore della Parola: l’arte del vivere cristiano, fissando lo sguardo su Gesù
(Regola Benedetto cap 4,41-78)
26 marzo “Il Signore nella sua bontà ci mostra la via della vita”
Rilettura del Prologo della Regola e sintesi del percorso quaresimale.
Nota: 21 marzo – Festa del Transito di S. Benedetto
25 marzo – Solennità Annunciazione del Signore
(Celebrazione Eucaristica ore 18.30)07
SETTIMANA SANTA – VERSO LA PASQUA
2 aprile Domenica delle Palme (9.30)
Lunedì, martedì, mercoledi – ore 18.30 Vespri e meditazione sul Servo di Jhwh (Is 42, 49, 50, 53-54)
PROLOGO PASQUALE
6 aprile: Giovedì Santo: 19.00 La Cena del Signore
TRIDUO PASQUALE
7 aprile: Venerdì Santo: 19.00 Liturgia della Passione
8 aprile: Sabato Santo: 9.30 Meditazione: Gesù chiude la sua vicenda terrena
perdonando (Lc 23)
ore 21.30 VEGLIA PASQUALE
Domenica 9 aprile: PASQUA DI RISURREZIONE
Ore 10.00 Eucarestia
Ore 18.30 Vesperi
Lunedì dell’Angelo: Giornata di chiusura
Dal 25 al 28 aprile: Visita fraterna di Camaldoli in preparazione al Capitolo Generale.
Sabato 20 maggio ore 20.30 VEGLIA ASCENSIONE
Domenica 21 maggio ASCENSIONE (Eucarestia ore 9.30)
Sabato 27 maggio ore 20.30 – VEGLIA DI PENTECOSTE
Domenica 28 maggio PENTECOSTE (Eucarestia ore 9.30)
Lunedì 19 giugno Solennità di S. Romualdo (celebrazione eucaristica ore 18.30)
SETTIMANE BIBLICHE
(tutte le lezioni si terranno dalle ore 20.30 alle ore 22.30)
22 -25 giugno Con d. Massimo Grilli: “Il fardello della libertà. Provocazioni bibliche
28-31 agosto con d. Flavio dalla Vecchia: “Il libro di Giosuè”
13-16 novembre con d. Gianantonio Borgonovo: “La Torà della preghiera di Israele e della chiesa: I cinque libri dei Salmi”.
Martedì 27 dicembre 2022
ore 20.30 (Sala Riunioni S. Maria in Colle)
La Fondazione Feder Piazza presenterà il video
“Anna e Francesco – la casa racconta” –
Due fondatori dello scoutismo trevigiano
film-documento realizzato
all’interno della casa di Anna e Francesco,
luogo ricco di ricordi e testimonianza viva
della loro esperienza di vita.
La narrazione avviene negli ambienti
che hanno generato
storie personali e testimonianze di vita.
Lo spettatore è immerso in vicende piene
di ricchezza spirituale
con messaggi ancora attuali. La Fondazione nasce con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Anna e Francesco per le loro qualità intellettuali, morali e per gli interventi e le azioni concrete messe in atto nella loro vita nei campi nei quali hanno operato con la loro viva e fattiva presenza.
[…] La casa di Anna e Francesco acquisisce il valore di un patrimonio autentico di memoria, nel quale si sono intessuti rapporti di arti e scienze educative che hanno caratterizzato il luogo e le presenze umane attratte dal fascino di un certo tipo di casa aperta.
E’ di Checco, ma crediamo sia anche di Anna, la scelta di un equilibrio tra la conservazione del luogo e il senso del futuro quando nominò la Fondazione sua erede universale con il fine, non celato, di fare della sua casa e del suo giardino un posto sempre vivo e non statico e immoto.
La casa rimane vitale e dinamica, infatti in essa si animano contatti tra persone con attività culturali, artistiche e mantenendo un legame educante con i giovani.
Continua, quindi, la testimonianza di un luogo aperto e non di un teatro muto e immobile, ma ambiente di stimolo e proposta.
Questa era la caratteristica basilare dell’accoglienza di Anna e Checco, che la Fondazione intende continuare ospitando attività che si estrinsecano principalmente in incontri con gli amici sostenitori della Fondazione stessa, con manifestazioni di altre istituzioni culturali e benefiche e accogliendo iniziative educative nell’ambito dello scautismo e della gioventù in fase scolastica.
https://www.fondazionefederpiazza.org
Lectio bibliche domenicali – (16.30-18.00)
Visione profetica dell’Avvento:
per capire meglio “che cosa Dio ci prepara chiamandoci” (Ef 1,18)
Domenica 27 novembre – La Parola di Dio nella vita della Chiesa
Domenica 4 dicembre – Dio comunica il suo progetto nella Sacra Scrittura
Progetto ingenuo o progetto divino da servire? (Dei Verbum n. 21; Is 8,23-9,6)
La notte dei sensi (Sir 17,1-14)
Il suo Regno irrompe: Dio attende una risposta (Is 52,7-10)
Domenica 11 dicembre – Come custodire il legame con Dio e capire la sua attenzione per l’umanità (DV n. 25.26; Lettera a Tito 2,11-15; 3,4-7)
Domenica 18 dicembre – Così si compie il Natale di Nostro Signore: sintesi e itinerari…
TEMPO NATALIZIO
Sabato 24 dicembre: ore 21.00
VEGLIA DI MATTUTINO ED EUCARESTIA
Domenica 25 dicembre: ore 10.00 Eucarestia
Ore 18.00 Celebrazione dei Vespri
Lunedì 26 dicembre chiuso
Martedì 27 dicembre ore 20.30 Presentazione del video: “Anna e Francesco – la casa racconta” – Due fondatori dello scoutismo trevigiano
Sabato 31 dicembre: ore 21.00 (Ottava di Natale)
VEGLIA DI MATTUTINO ED EUCARESTIA
Domenica 1 gennaio 2023: chiuso
Seguirà la parte quaresimale e pasquale.
Anticipiamo il programma delle settimane bibliche che si terranno sempre di sera, dalle ore 20.30 alle ore 22.
22 -25 giugno Con d. Massimo Grilli: “Il giogo della libertà. Provocazioni bibliche
28-31 agosto con d. Flavio dalla Vecchia: “Il libro di Giosuè”
13-16 novembre con d. Gianantonio Borgonovo: “La Torà della preghiera di Israele e della chiesa: I cinque libri dei Salmi”.
…
Esodo 17,8-13 Luca 18, 1-8 ottobre 2013, P. Ghislain Lafont (S. Maria in Colle
Venne Amalek e combattè contro Israele a Refidim. Mosè disse a Giosuè: “Scegli per noi degli uomini ed esci a combattere Amalek. Domani io mi terrò ritto in cima alla collina, con in mano il bastone di Dio”. Giosuè fece come Mosè gli aveva detto per combattere Amalek. Mosè, Aronne e Cur salirono in cima alla collina. E quando Mosè alzava la sua mano, Israele era più forte, e quando abbassava la sua mano era più forte Amalek. Ma le mani di Mosè pesavano: allora presero una pietra e la misero sotto di lui. Vi si sedette sopra, mentre Aronne e Cur sostenevano le sue mani, uno da una parte e l’altro dall’altra. E le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Giosuè finì Amalek e il suo popolo a fil di spada.
Raccontò loro una parabola per mostrare che dovevano pregare sempre, senza stancarsi mai. “In una città viveva un giudice che non temeva Dio e non si curava di nessuno. Nella stessa città viveva una vedova che andava da lui e gli chiedeva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo il giudice non volle, ma alla fine disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non mi prendo cura degli uomini, tuttavia le farò giustizia e così non verrà continuamente a seccarmi”. E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice ingiusto? E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che lo invocano giorno e notte? Tarderà ad aiutarli? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.
Il significato di queste letture è evidente: è il comandamento della preghiera costante, perseverante. Ci sono due immagini di questo comandamento: la storia di Mosè che sottolinea un legame stretto tra la preghiera del profeta con le mani alzate e la vittoria; la parabola del giudice e della vedova, che a forza di pregare, di chiedere, ottiene ciò che domanda. Dunque, la preghiera ottiene: questo è semplice. Ma quello che non è semplice è che non è vero. Capita che la preghiera, anche se perseverante, non è sempre esaudita. Come ricevere allora questo vangelo come parola vera di Dio in Cristo?
La prima riflessione sarebbe che forse siamo come i dieci lebbrosi che, quando la preghiera è esaudita, non pensano a ringraziare (Lc, 17, 11-19). Quindi siamo ingrati. Invece nei casi in cui la preghiera non è esaudita, allora non siamo contenti. Forse se tu fossi un po’ più grato avresti il coraggio di accettare anche quando Dio sembra non rispondere.
Ma cos’è la preghiera?
Lo sappiamo che cos’è ma dobbiamo sempre approfondire le nostre convinzioni. Facciamo un semplice esempio. Questa mattina, qui, ci siamo riuniti una quindicina di persone e abbiamo pregato. Cosa abbiamo fatto? Prima siamo stati spinti dallo Spirito, il desiderio di riunirci, di pregare insieme. E dunque ciascuno di noi stamattina, come voi adesso, è arrivato con tutte le sue richieste interiori, per se stesso, per gli altri, per il mondo, per una persona particolare ( io per mio nipote Giacomo che sarà ordinato diacono questa sera …).
Questa comunità con le richieste di ciascuno, si è avvicinata al Padre; abbiamo pregato, siamo entrati in questo mistero dell’incontro invisibile, reale con il Padre. Abbiamo evocato il mistero di Cristo con i Salmi e le Scritture. I salmi descrivono il mistero di Colui che è stato mandato da Dio, della sua fedeltà e sofferenza, della sua morte e risurrezione. Dopo abbiamo formulato le domande in modo semplice, con la preghiera per eccellenza che è il Padre nostro. Questa mattina, questa piccola comunità si è avvicinata a Dio nella preghiera, preghiera di grande spessore, quello dello Spirito Santo che prega in noi. Nella stessa ora c’erano tante altre comunità che facevano lo stesso, tante famiglie forse che facevano insieme la preghiera della mattina e tante persone singole che hanno pregato il Padre che conoscono o che hanno pregato verso uno sconosciuto. Tante preghiere si alzano verso Dio, in diverso modo.
Una cosa meravigliosa è pensare che alla mattina, forse alla sera, o in certi momenti della giornata, il mondo, attraverso queste persone che pregano, si avvicina a Dio. E Dio si avvicina a loro, perché Lui è considerato una persona alla quale si parla. E’ un immenso grido di rendimento di grazie, anche di domande, di fiducia, di speranza. Mi sembra che in tutte queste grida c’è il Cristo, il suo Corpo che dice “Padre”; e dico l’umanità, non soltanto i cattolici.
Ogni volta che una persona esce un po’ da se stessa per arrivare all’invisibile, dice, senza sapere, “Padre nostro”. Il frutto di questa preghiera è la prossimità con Dio, la speranza in Lui, la pace, la sottomissione filiale. Quando preghiamo ritroviamo gli atteggiamenti giusti di un uomo, di una donna, di fronte a Dio. E questo crea la pace, che ci dispone a prendere la vita come viene e a considerare tutto sotto l’angolo della grazia di Dio.
A volte questo che sto dicendo non è vero. A volte usciamo dalla preghiera nell’angoscia. Non siamo stati pacificati. I nostri problemi rimangono totalmente inesauditi, non chiarificati. Ma in queste occasioni, abbiamo anche l’esempio di Cristo. Cristo prega. Ma Cristo non è sempre esaudito. E quando l’angoscia è più grande della pace, sappiamo che Cristo stesso ha attraversato la preghiera non esaudita, il combattimento, l’agonia, la minaccia nel suo essere e nella sua carne fino alla morte.
In quella preghiera (“Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia non sia fatta la mia ma la tua volontà”) Cristo prega, Cristo è esaudito, Cristo non è esaudito, ma è sempre Cristo. E quando preghiamo, ciascuno di noi, ogni comunità, porta dentro di sé la gioia di Cristo nel suo avvicinamento al Padre, ma anche l’agonia di Cristo che si sente abbandonato.
Mi sembra che questa ampia dimensione della comunità che prega, del mondo che prega, di Cristo che prega, ci prepari ad accettare la risposta oppure l’apparente non risposta, più pronti ad accettare la saggezza di Dio e la sua provvidenza.
Quando pensiamo in modo un po’ intelligente (razionale?), è evidente che non possiamo capire la saggezza di Dio, la sua provvidenza, ma sappiamo che ogni volta che noi preghiamo, anche per una intenzione particolare, ci sarà risposto secondo la saggezza e la provvidenza di Dio. E se non abbiamo l’oggetto della nostra preghiera, avremo la forza di accettare la disposizione della saggezza di Dio.
Mi sembra che quando preghiamo, in verità, siamo disposti ad accettare la risposta di Dio qualunque sia, perché nella preghiera l’essenziale è la comunicazione da persona a persona, la mia persona alla persona del Padre, nello spirito di Dio, per la comunione e l’assimilazione a Gesù Cristo.
Queste cose che dico non sono grandi, sembrano essere grandi: parlo di Cristo ma è la verità … A volte siamo tanto presi dall’intensità della nostra richiesta, dal bisogno nostro e altrui, che vorremmo a tutti i costi ottenere la nostra soluzione. E abbiamo ragione. Però dobbiamo sempre inserire questa domanda intensa, costante e perseverante nella preghiera di Cristo, preghiera spirituale, in totale fiducia alla saggezza di Dio.
Ora in questo momento, anche se non siamo esauditi, siamo esauditi perché sia noi sia coloro per i quali preghiamo, ricevono da Dio la risposta giusta.
La mia riflessione sul problema della preghiera non è esauriente, sarebbe troppo facile. Richiede una fede profonda e questo vangelo si chiude con un’interrogazione terribile: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. Penso che noi cattolici oggi, anche i cattolici che c’erano prima, direi la pienezza del vangelo, dobbiamo sentirci in questo oggi, corresponsabili della fede del mondo. Forse non ci sarà più nel futuro tanta fede, almeno nel numero delle persone. Ma la nostra missione, di noi che conosciamo Dio, è di essere fedeli nella preghiera, che il Signore trovi su questa terra l’essenziale della fede di Cristo di cui, per la nostra generazione, siamo noi responsabili.
Io sono come un bambino, balbetto su un argomento difficile, ma è difficile a livello intellettuale, non è difficile a livello della pratica, dell’esperienza. Abbiamo tutti l’esperienza che nella preghiera, anche provata, difficile, si crea dentro di noi, dentro gli altri, la pace di Dio. In questa fede perseveriamo. Nell’Eucarestia domenicale è la comunità che prega perfettamente, che ripresenta al Padre la preghiera incarnata nel Figlio di Dio, che commemora la risposta di Dio, che è la risurrezione. Celebriamo con gioia, con fiducia questa eucarestia perché questa preghiera per tutto il mondo e per i nostri interessi personali sarà esaudita in Gesù.
con d. Gianantonio Borgonovo (Diocesi di Milano)
Da Lunedì 12 settembre al giovedì 15 settembre 2022
dalle ore 20.30 alle ore 22.15
sul Libro di Ezechiele (dal cap. 19 . seconda parte)
Scheda di F. Bianchin su “Il volto di Dio e la preghiera del Padre Nostro
Ecco i file audio dei due incontri su “Etty Hillesum, tenuti da p. Alessandro Barban, priore generale di Camaldoli il 15 e 16 luglio 2022 nella Comunità monastica di S. Maria in Colle.
Gli incontri hanno avuto come riferimento il libro “Osare Dio”, scritto dallo stesso p. Alessandro per le edizioni Cittadella.
https://drive.google.com/file/d/1kcKg_SnuX6ut1HXy_ssJ-pUs3cFznn0B/view?usp=sharing https://drive.google.com/file/d/179jfBg9dCvvWeM6XlmTrKvFrfwsbiEDo/view?usp=sharing
Si segnalano i seguenti aggiornamenti:
Gli incontri con p. Alessandro Barban iniziano alle ore 20.45.
La settimana biblica di d.G. Borgonovo è stata spostata al 12 settembre come di seguito indicato.
15 -17 LUGLIO 2022
Incontri di spiritualità con p. Alessandro Barban, Priore generale di Camaldoli
Autore di “Etty Hillesum – Osare Dio”, Cittadella editrice
“Etty impara a inginocchiarsi, a pronunciare il nome di Dio, a pregare […] La sua preghiera è un dialogo con una presenza; e il dialogo è la via perché quella presenza non la abbandoni, ma rimanga, invece, viva e operante dentro di lei” (p. 11)
“Etty Hillesum e la scoperta di Dio nella sua vita”
ORARI
Venerdì 15 luglio 2022 – dalle ore 20.45 alle ore 22.00
Sabato 16 luglio – dalle ore 17.30 alle ore 18.45 (con il canto dei Vespri)
Domenica 17 luglio 2022 – ore 9.30 presiederà la Celebrazione Eucaristica
SETTIMANE BIBLICHE ESTIVE
(Lezioni: dalle ore 20.30 alle ore 22.15)
25 – 28 luglio 2022
con Don Flavio dalla Vecchia
(Diocesi di Brescia)
Il Libro del Deuteronomio.
12 -15 settembre 2022
(Lezioni: dalle ore 20.30 alle ore 22.15)
con Don Gianantonio Borgonovo
(Diocesi di Milano)
Libro di Ezechiele – (dal cap 19 – seconda parte)
………
Il Vescovo Michele presiederà
la Celebrazione Eucaristica (alle ore 9.30)