Omelia di P. Ghislain Lafont al Vangelo di Marco cap. 9,2-10

(Domenica 25 febbraio 2017, Santa Maria in Colle)

Questo Vangelo è stato letto oggi a noi, dunque siamo invitati a fare anche noi l’esperienza dei discepoli.

Gesù ci ha invitato a venire su questo colle, a Santa Maria in Colle, per essere trasfigurato di fronte a noi. Siamo invitati a entrare in questa dinamica, preparata oggi per noi dal Signore: prendere il tempo, grazie allo Spirito che ci abita, di contemplare Gesù nella Sua luce ‘splendente (Mc 9,2-3) ma non accecante, una Luce che pacifica, che riscatta: prendiamo il tempo di essere illuminati, lo Spirito ci illuminerà.

Prendiamo anche il tempo di ricordarci un po’ dell’Alleanza significata un po’ da Mosè ed Elia (Mc 9,4), e che oggi troviamo nelle Scritture che noi leggiamo, meditiamo, e questo anche illumina i nostri cuori.

Ma siamo anche consapevoli che questa illuminazione alla quale siamo invitati, è momentanea, non può durare …e, molto presto, siamo trasferiti in un’altra dimensione, quella della ‘nube’: abbiamo l’esperienza della nube, che non è una notte oscura [ma] è una nube lucida nella quale non si vede più niente ma si può ‘sentire’, si può ascoltare…

Dopo aver preso il tempo di ‘guardare’ con gli occhi, prendiamo il tempo di ascoltare con l’orecchio.

Ascoltare la voce del Padre che ci dice, al profondo del nostro cuore, “È Gesù, è il Suo Figlio diletto” (Mc 9,7); il Padre rafforza la nostra fede, fa’ sì che non abbiamo più nessun dubbio oppure “che siamo capaci di superare il dubbio” e di riconoscere Gesù nella vita, negli altri e anche nella preghiera: ascoltare Gesù! perché è il Figlio diletto del Padre.

E che dice Gesù?, che dirà Gesù?

Ha già cominciato (Mc 8,31-32.34-38), prima della Trasfigurazione, a parlare in un modo un po’ …difficile [duro] della Sua passione e della Sua resurrezione; e questo discorso Gesù lo farà ancora due volte (Mc 9,30-32 ; 10,32-34) durante questo ‘periodo dell’ascolto’ (…Mc 9,7…).

E questo è anche una parola per noi, perché ciascuno di noi partecipa a suo modo – a livello della salute per cominciare, a livello delle preoccupazioni, a livello delle delusioni, ecc. Tutto questo nella Festa della Trasfigurazione ci rivela che non sono soltanto delle cose sgradevoli, ma è qualcosa che possiamo ricevere, vivere ‘con Gesù’, il Figlio diletto.

E che dirà ancora Gesù dopo questi annunci della passione?

Ci dirà nel Vangelo di Marco, ‘un modo cristiano di vivere’, che è semplice ma che allo stesso modo [tempo] richiede tanto tanto tanto…forse tutto!, ma se l’ascoltiamo dalla bocca di Cristo, allora diventa possibile.

E che dice Gesù? Io ho preso il Vangelo:

rispettare i bambini (Mc 9,33-37.42 ; 10,13-16), rispettare i bambini e…di più!: diventare ‘come bambini’ (Mc 10,14-16. Dobbiamo prendere oggi il tempo di pensare un po’ questo: “sto diventando un bambino?”, “rispetto i bambini…concretamente”?, “dove sono questi ‘bambini’?”

Dopo Gesù ci invita a un comportamento ‘casto’ (Mc 9,42-50 ; 10,2-12)… la castità del matrimonio sì…ma ‘castità’ è molto di più!: direi un’arte di vivere con delicatezza, con attenzione, con una certa ‘orto-possessione’…se si può dire così – e rispetto degli altri.

Gesù ci invita attraverso l’episodio del giovane ricco (Mc 10,17-22) di non tenere alle ricchezze (Mc 10,23-25): delle ricchezze ne abbiamo forse un po’, forse molto di più, forse in questa sala non avete tutti gli stessi gradini di ricchezza, ma non ‘tenere la ricchezza’, cercare di avere sempre un atteggiamento di ‘prudenza’ di fronte alle ricchezze, perché molto spesso la ricchezza diventa – come dice Paolo (1Tm 6,7-10 ; 1Cor 10,14) – una idolatria.

Gesù ci invita anche a non cercare i primi posti (Mc 10,35-45)… non lo so: nella famiglia, nell’impresa, nella politica …anche nella chiesa – …io sono ‘prete’, spero di essere ‘vescovo’, ‘patriarca’ e chissà…chissà!, forse papa! – ‘non cercare i primi posti’… cercare ‘il posto giusto’: il posto giusto è sempre un posto…umile!, ma non ‘umiliante’, ma ‘umile’ (Mc 10,43-45).

Alla fine Gesù finisce il suo discorso prima di partire [cominciare] la Settimana Santa, ci invita a ‘servire’ (Mc 10,43-45)…

Dunque:

rispettare i bambini,

diventare un bambino,

avere un comportamento casto,

non tenere le ricchezze,

non cercare i primi posti,

servire… ma tutto questo è impossibile!, non possiamo fare questo, è troppo difficile!

Ma se ascoltiamo Gesù, il nostro cuore, abbiamo Gesù che ci chiede: “per favore, non tenere alle ricchezze”, “per favore, in questa situazione, abbi un comportamento casto”, “in questa circostanza, metti la tua gioia nel servire”… allora, quando questo viene da Gesù, per Gesù…lo faremo?, ‘con Gesù’, lo faremo.

Ma ‘da noi’, certamente no: è troppo difficile! Ascolta!, Ascoltatelo! (Mc 9,7) dice il Padre.

E, dunque, mi sembra che questo Vangelo della Trasfigurazione ci invita umilmente, ‘con perseveranza’, a essere vicino a Cristo…con gli occhi – la contemplazione; con l’orecchio – l’obbedienza; con le mani – fare ciò che Gesù ci invita a fare.E allora, giorno dopo giorno, arriveremo alla Pasqua…e saremo partecipi della Risurrezione.

[Quindi] noi preghiamo gli uni per gli altri ma anche per tutti i cristiani che celebrano oggi l’Eucarestia…e per tutti gli uomini alla fine…che in una maniera o nell’altra possano contemplare un po’ la Luce di Dio, ascoltare la Parola ‘che-salva’ e, con energia, fare ciò che ci è chiesto.